Quali azioni italiane comprare nel 2025? È una delle domande più frequenti che si pongono gli investitori retail che vogliono investire sulla Borsa italiana, tornata a essere appetibile grazie a una chiusura nel 2024 nel segno positivo, con un +12,34%.
Sul principale indice di Piazza Affari ha inciso l’andamento negativo del settore automotive, con un -39%, compensato però dal comparto bancario, che ha chiuso l’anno con una crescita dell’11,2%. Non da meno sono stati gli altri settori, come quello delle utilities con un +7%, e quello industriale, con un +5%.
Il 2025 è iniziato con una crescita dell'1.26%, complice la situazione geopolitica mondiale e l’incertezza legate alla politica della nuova amministrazione Trump. Tra società solide e azioni che offrono dividendi alti, sono diversi i titoli del FTSE MIB sotto la lente degli analisti, considerati utili per diversificare il proprio portafoglio.
Ma quali sono le migliori azioni italiane del 2025 che potrebbero sovraperformare? QualeBroker ha analizzato i bilanci di diverse società quotate, esaminando i dati rilasciati dalle singole aziende e le previsioni delle principali banche di investimento.
Abbiamo così selezionato alcune delle azioni che a nostro avviso possono essere interessanti per una crescita futura.
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Migliori azioni italiane del 2025: i fattori della scelta
La selezione delle migliori azioni per il 2025 è stata fatta prendendo come riferimento i seguenti parametri:
- Variazione di prezzo in percentuale in un anno
- P/E (Price-Earnings Ratio): il rapporto tra la capitalizzazione di mercato e gli utili conseguiti. È utile per identificare se la quotazione di un titolo è sopravvalutata (P/E alto) o sottovalutata (P/E basso)
- EPS (Earnings Per Share): conosciuto anche come utile per azione, indica l’utile netto che viene distribuito agli azionisti. Un valore alto identifica una forte redditività di un’azienda
- Andamento rispetto al comparto di riferimento: la percentuale di andamento di un’azione rispetto al settore di cui fa parte
- Previsioni degli analisti: cosa dicono gli analisti delle principali banche di investimento
In base a questi indicatori, abbiamo selezionato le seguenti azioni per il 2025.
| Azione |
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Comparto | Rendimento in un anno | P/E | EPS | |||
| Intesa Sanpaolo |
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Bancario | +57% | 10.18 | 0,47€ | |||
| BPER Banca |
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Bancario | +90,99% | 7.57 | 0,9902€ | |||
| Campari |
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Food | -38,08% | 20.50 | 0,28€ | |||
| ENEL |
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Energia | +18,15% | 14.03 | 0,49€ | |||
| Stellantis |
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Automotive | -52,40% | 6.77 | 1.8€ | |||
| D’amico International Shipping |
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Trasporti marittimi | -41% | 2.17 | 0,33€ |
Intesa Sanpaolo (ISP)
Intesa Sanpaolo è oggi il gruppo bancario più grande in Italia per capitalizzazione, con oltre 83,92 miliardi di euro, numero di sportelli in Italia (3.300) e numero di clienti (13,7 milioni). La quotazione del titolo ha performato nel 2024.
Infatti, dopo un inizio contrastante, il valore delle azioni è cresciuto del 48%, passando da una quotazione di 2,78€ a un massimo di 4,8890€ a inizio marzo 2025, portando il P/E a 10.18. Gli utili sono a loro volta cresciuti del 21%, con un EPS a 0,4721€.
Interessante anche il dividendo, che è salito del 7,24% con una cedola di 0,341€ per azione. Infine, le azioni hanno nettamente performato meglio rispetto all’andamento del comparto bancario.
Cosa dicono gli analisti? La banca di investimento J.P. Morgan pone un prezzo obiettivo a quota 5€ per la fine del 2025. Una prospettiva simile è proposta da Paola Sabbione, analista esperta di Barclays, con un target price di 4,60€.
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BPER Banca
Con un rendimento in un anno del 90,99%, tra le migliori azioni italiane del 2025 c’è BPER Banca. Una banca multicanale che ha saputo combinare tradizione (è nata nel 1867) con l’innovazione tecnologica, grazie a servizi online convenienti e davvero interessanti. Inoltre, è tra quegli istituti di credito che continuano ad avere una forte presenza sul territorio.
La quotazione delle azioni BPER Banca è passata da poco più di 3€ a 6€ a fine dicembre 2024. Nei primi mesi dell’anno, dopo una fase di contrazione si sono raggiunti nuovi massimi storici. Ad oggi la quotazione è intorno ai 7,40€. La capitalizzazione è salita a 10,64 miliardi di euro, con un Price-Earnings Ratio (P/E) di 7.57 e un EPS di 0,990. Complice di questi risultati è il nuovo piano industriale 2024-2027, il “B:Dynamic/Full Value 2027”, presentato nella riunione di ottobre e focalizzato sul rendere sempre più competitiva l’offerta bancaria del gruppo.
Quali sono le prospettive per il futuro? Ecco cosa pensano gli analisti:
- Paola Sabbione, Barclays: target price di 7,10€.
- Giovanni Razzoli, Deutsche Bank: target price di 7,60€.
- Marco Nicolai, Jefferies: prezzo obiettivo di 7,30€.
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Campari (CPR)
Il titolo Campari è stato tra le azioni che hanno realizzato una performance deludente, chiudendo l’anno con un -41,08%. Le cause sono state diverse, tra cui una riduzione delle vendite in alcuni settori e una politica di riorganizzazione che, però, non ha dato fiducia agli analisti. Il trend si è invertito a maggio 2024, partendo da una quotazione poco al di sotto dei 10€ e toccando un minimo storico inferiore ai 5€.
Perché lo abbiamo inserito tra le migliori azioni italiane del 2025? La società ha dimostrato una certa resilienza nel supportare la fase di difficoltà. L’azienda ha un forte cash flow e possiede brand unici che la rendono leader nel settore food & beverage.
Il nuovo anno è iniziato con una crescita del 4% che ha portato la capitalizzazione a 6,93 miliardi di euro, con un P/E cresciuto da 19.64 a 20.35 e un EPS di 0,28.
Il prezzo odierno è nettamente al di sotto del suo valore equo, che si aggira intorno ai 7,30€. Una valutazione supportata anche da analisti come quelli di UBS, che pongono un target price di 8,50€, e dall’ufficio finanziario di Kepler Capital, che fissa un target price di 9,00€.
È un dato di fatto che il prezzo di Campari sia ai minimi storici. Potrebbe quindi essere interessante iniziare ad accumulare azioni, stabilendo uno stop loss su una resistenza a lungo termine intorno a 5,04€.
È un titolo interessante anche perché la società distribuisce dividendi ogni anno ad aprile, e per il 2024 sarà di 0,065€ per azione in crescita dell1,12%.
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Enel (ENEL)
Tra le azioni che hanno ottenuto un rendimento interessante nel 2024 e che potrebbero rientrare tra le migliori per il 2025 c’è Enel Power Company (ENEL). Oggi continua a essere tra le compagnie energetiche Made in Italy leader nel settore, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale: rientra tra le 100 aziende più grandi al mondo.
Ad oggi il rendimento di ENEL è del +18,15%, con una capitalizzazione a 70,94 miliardi di euro. Il Price-Earnings Ratio (P/E) è però piuttosto alto, pari a 14.03. Basti considerare che, ad oggi, le azioni ENEL sono quotate a 6,97€.
Interessante l’EPS, che si attesta a 0,4977€ in crescita.
Perché valutarla? In primo luogo, ENEL continua a dimostrarsi un’azienda solida, capace di fronteggiare i continui cambiamenti del mercato, non da ultimo il passaggio in Italia dal sistema del mercato tutelato a quello libero. Inoltre, il fatturato è cresciuto del 3,2% nell’ultimo anno, con previsioni di un possibile incremento intorno al 4,1% per il 2025, come dichiarato nell’assemblea annuale.
Non da ultimo, occorre valutare le performance rispetto al comparto di mercato: ENEL ha superato i rendimenti del comparto utility energia, che ha totalizzato un +3,9%, rispetto al +9% della società. Inoltre, il dividendo è cresciuto del 6%, con una distribuzione degli utili pari a 0,69€ per azione.
Il prezzo obiettivo secondo Goldman Sachs e J.P. Morgan è rispettivamente a quota 9€ e 8,30€. Ad oggi, le azioni si trovano in un trend in crescita, con un forte supporto intorno a quota 7,5€. In caso di rottura, potrebbe esserci spazio per un ulteriore incremento del titolo.
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Stellantis
Stellantis N.V. è tra le società più grandi nel settore dell’ automotive. L’azienda si occupa di progettazione, produzione, distribuzione e vendita di automobili, raggruppando sotto il suo marchio brand come FIAT, Chrysler, Alfa Romeo, Citroën, Jeep, Opel, Peugeot, Lancia e Maserati.
Il 2024 è stato un anno difficile per tutto il comparto automotive italiano, che ha segnato un -37%, e per quello europeo. Basti considerare il numero di licenziamenti che ha interessato grandi aziende tedesche come Audi e Volkswagen. Stellantis ha chiuso il 2024 con un -52%, con la quotazione che è crollata da 28€, raggiungendo, prima di dicembre 2024, un minimo di 10,98€.
La capitalizzazione di mercato oggi è scesa a 36,36 miliardi di euro, con un rapporto P/E di 6.77. Gli utili per il 2024 hanno subito una lieve flessione, ma sono rimasti comunque interessanti, con un EPS di 1,82.
Certo, l’inizio del 2025 è sotto il segno dell’incertezza con un andamento che fino ad adesso ha segnato un -5,74%.
Oggi Stellantis si trova a dover affrontare una forte concorrenza, soprattutto nel settore dei veicoli green. Tuttavia, la notizia di un possibile emendamento da parte della Commissione Europea sull’adeguamento agli standard sulle emissioni poterebbe essere una nuova spinta per il comparto auto. In ogni caso, le azioni Stellantis sono tra quelle con i dividendi più alti, pari a 1,55€ per azione.
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D'Amico International Shipping
L’azienda d’Amico International Shipping è una società quotata sulla Borsa di Milano, specializzata nel settore del trasporto marittimo e, in particolare, in quello dei prodotti petroliferi: carburanti, oli vegetali, prodotti chimici e derivati del gasolio. Conta una flotta di circa 33 navi, piuttosto giovane e moderna.
Il 2024 ha visto, però, la quotazione perdere il -41%, a causa dell’incertezza nel settore energetico dovuta ai diversi conflitti nell’Est Europa e nel Medio Oriente. La capitalizzazione è scesa a 456,16 milioni di euro, con un P/E del 2,17%.
L’andamento è stato inferiore anche al valore di mercato, che ha totalizzato un +15,1%. Perché considerarla? Il P/E è piuttosto basso, indicativo del fatto che il prezzo è al di sotto del suo valore reale, anche a fronte degli utili realizzati nell’ultimo quadrimestre, che sono stati in crescita. A questo si aggiunge che la società prevede una distribuzione di utili pari a 0,24€, con un dividend yield tra i più alti, pari all’11%.
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