Chi è Giovanni Borsi
Trader professionista da oltre 20 anni, Giovanni Borsi è una figura di spicco nel panorama del trading online. È autore di alcuni testi celebri come “Guida al trading su opzioni, covered warrant e aumenti di capitale”, “Le aste: 5 minuti che valgono un’intera giornata” e coautore di “Bankaratè. Manuale di autodifesa dai colpi bassi del mercato”.
Quest’ultimo, rilasciato a dicembre 2018, si propone come una guida pratica per difendersi sia dalle insidie del mercato sia da quelle radicate in noi stessi, come ad esempio l’emotività e l’irrazionalità, le quali rappresentano un grosso ostacolo alla disciplina e al perseguimento di una qualsiasi strategia di trading. Ad arricchire l’esperienza di lettura ci sono in ogni pagina delle vignette tematiche che spiegano i contenuti di ogni paragrafo.
Giovanni Borsi ha le idee molto chiare su una serie di questioni riguardanti il trading online e l’utilizzo delle piattaforme. Ce le ha raccontate in questa intervista.
Qual è a tuo avviso l’aspetto più importante da considerare in una piattaforma di trading per un trader di opzioni?
Ci sono tanti punti da considerare per scegliere una piattaforma al posto di un’altra, importanti sono le commissioni (se uno fa tanti eseguiti) , un margine di garanzia basso (se uno non è molto capitalizzato), la semplicità e intuitività della piattaforma (per agevolare chi approccia le opzioni), qualora uno vada in margin call (anche solo per impennate di volatilità) occorre avere una immediata comunicazione dal Broker ma anche un tempo ragionevole per poter rientrare facendo le opportune modifiche ( se il Broker chiude subito posizioni dopo pochi minuti ho visto fare danni colossali); altra cosa importante è permettere di comprare o vendere altri strumenti finanziari se questi ti permettono di rientrare nei margini (taluni Broker permettono solo la chiusura delle posizioni in essere).
Che impatto hanno secondo te le commissioni nel trading online e quanta priorità bisogna dare, nella scelta di un broker o banca per il trading, a quello che offra i costi più bassi?
I costi sono importanti ma l’importante è che siano ragionevoli per la propria operatività.
Come sono cambiati i mercati negli ultimi anni e in che modo i traders hanno bisogno di adattarsi a questi cambiamenti?
I mercati sono sempre più dominati dagli HFT per cui è bene sapere come si muovono per non incappare in stop-loss da suicidio o entrate su break-out fasulli; diciamo che l’analisi tecnica nel breve periodo sta perdendo sempre più colpi ed è diventata inaffidabile.
Qual è l’errore più frequente che i traders non particolarmente esperti commettono?
L’errore più frequente è accontentarsi di piccoli gain e poi fare grandi perdite; occorre sempre più operare con una strategia evitando scelte di pancia o legate alla emotività del momento.
Puoi aiutarci a comprendere la tua strategia per guadagnare dai mercati?
Ho ridotto molto lo scalping (asta di apertura e prima ora) e mi focalizzo più su operazioni straordinarie (aumenti di capitale e IPO) e faccio strategie in opzioni che possano reggere anche ai movimenti improvvisi di mercato spesso legati a variabili poco prevedibili (tweet di Trump) per cui meglio strategie di lungo termine e su indici azionari (meno volatili dei singoli titoli).