Perché vuoi investire?
Alcune persone sognano di anticipare il raggiungimento della pensione. Altre vorrebbero assicurarsi di mandare in una prestigiosa università i propri figli. Altre ancora desiderano comprare una barca.
Qualunque siano le tue ragioni (e non esiste a mio avviso alcuna cattiva ragione per investire), l’idea alla base di tutto è quella di creare nuove opportunità per noi stessi. Ognuno di noi vorrà ottenere dagli investimenti quel giusto rendimento che garantisca una maggiore stabilità finanziaria e che ci permetta di realizzare quello che più conta per noi.
Cosa devi sapere prima di iniziare
Probabilmente ti sarà capitato di imbatterti nella frase “giocare in borsa”.
Bene, non c’è niente di più concettualmente sbagliato nell’interpretare gli investimenti finanziari come una sorta di gioco. “Giocare in borsa” è un ossimoro a tutti gli effetti e metto la mano sul fuoco che coloro i quali utilizzano simili locuzioni, di borsa e investimenti ci capiscono poco o niente.
È vero che sia investendo in borsa che giocando d’azzardo si cerca di predire dei risultati futuri. Ma le analogie finiscono lì: nel gioco d’azzardo il risultato finale è determinato da variabili su cui il giocatore non ha quasi mai il controllo; nell’investimento in borsa, al contrario, le decisioni vengono prese dopo un’attenta analisi e valutazione delle informazioni disponibili.
Investire in borsa è un’attività accessibile a tutti ma che richiede studio, dedizione, disciplina. Chi non rispetta queste tre regole, prima o poi andrà incontro a spiacevoli sorprese.
Che capitale è necessario per poter investire?
Gli investimenti possono rappresentare la parte più delicata nella gestione generale delle tue finanze. Per questo motivo è importante innanzitutto identificare con esattezza il tuo patrimonio e stabilire quale parte di esso può essere investito.
Per arrivare a tale conclusione dovrai pertanto quantificare:
- Il tuo reddito mensile
- Le tue spese correnti
- I tuoi risparmi accumulati
- Il tuo livello d’indebitamento
In base a questi quattro parametri sarà poi possibile iniziare a tracciare un vero e proprio piano finanziario. Un piano finanziario altro non è che un budget, all’interno del quale si va a determinare quant’è il capitale disponibile e il totale delle passività finanziarie.
Suggerimento: diminuisci la quota di debiti esistenti, cerca di risparmiare quanto più possibile durante l’anno (il 10% del tuo reddito annuo potrebbe essere una cifra ragionevole), tieni sotto controllo le spese. In questo modo avrai a disposizione una consistente somma da investire annualmente per far crescere il tuo capitale nel tempo.
Riprendendo la domanda di cui sopra: qual è il capitale minimo per poter investire? Per esperienza personale dico che non esiste un capitale minimo. Si può iniziare ad investire anche con un capitale ridotto, pianificando per il futuro dei depositi mensili sul conto d’investimento, in base al budget finanziario personale delineato.
Investendo solo poche centinaia di euro potrai sicuramente ottenere esperienza dalle operazioni che effettui, ma non aspettarti rendimenti adeguati (a meno che non decida incautamente di operare con strumenti derivati a leva, i quali con alte probabilità ti condurranno piuttosto ad azzerare il conto).
Aspettarsi grosse ricompense per piccoli investimenti significa incoraggiare un comportamento stupido.
Non ho abbastanza soldi da parte, posso investire lo stesso?
Iniziare ad investire con capitali ridotti può essere problematico per due ragioni. La buona notizia però è che con alcuni accorgimenti questi intoppi possono essere facilmente bypassati.
Innanzitutto, i costi delle commissioni possono essere percentualmente troppo elevati rispetto all’importo investito. Personalmente ritengo che le commissioni di negoziazione non devono mai superare lo 0,5% del valore della transazione. Spendendo ad esempio lo 0,5% per l’acquisto e un altro 0,5% per la vendita di un prodotto finanziario, significa che inizierai ad ottenere un rendimento su quella posizione solo se la fluttuazione a tuo favore sarà superiore all’1%.
Suggerimento: utilizza un broker che offra un profilo commissionale variabile vantaggioso, oppure che preveda dei piani di accumulo del capitale (PAC) con tariffe ridotte rispetto a quelle originali.
Un’ulteriore difficoltà quando si investono capitali modesti deriva dal fatto che può risultare piuttosto complicato riuscire a seguire il principio della diversificazione, secondo il quale il capitale va investito in più strumenti finanziari, così da abbattere il rischio di portafoglio.
Suggerimento: assai popolari oggi sono gli investimenti in ETF, i quali non hanno barriere d’ingresso e permettono di replicare un paniere di asset sottostanti, permettendo di diversificare i propri investimenti in maniera ottimale. Guarda quali sono i migliori broker per investire in ETF.
Stabilisci che tipo di investitore sei
Prima di decidere che titolo comprare, dovrai determinare che tipo di investitore sei. Quali sono i tuoi obiettivi d’investimento? Che grado di rischio sei disposto ad assumerti? Qual è il tuo orizzonte temporale?
Da un punto di vista operativo, invece, esistono due tipi di investitori: i tecnici e i fondamentalisti.
I primi sono investitori che sono soliti comprare/vendere molto velocemente. Essi non sono interessati ai bilanci, ai dividendi ecc. ma basano la loro attività di trading sullo studio dei grafici e sull’andamento dei prezzi.
I secondi invece sono investitori che guardano alla crescita del titolo nel lungo periodo. Essi studiano il bilancio, i multipli dell’azienda e provano a prevedere l’andamento della stessa nel corso degli anni.
Pianificazione e definizione degli obiettivi
Investire è paragonabile ad un lungo viaggio. Un lungo viaggio richiede un’adeguata pianificazione prima di partire. Dovrai infatti domandarti:
- Dove sei diretto? (Quali sono i tuoi obiettivi finanziari?)
- Quanto durerà il viaggio? (Qual è il tuo orizzonte temporale d’investimento?)
- Cosa dovresti mettere in valigia? (Quali tipi di investimento farai?)
- Quanta benzina sarà necessaria? (Quanto denaro sarà necessario per raggiungere i tuoi obiettivi finanziari?)
- Avrai bisogno di fare fermate durante il viaggio? (Hai esigenze finanziarie di breve periodo?)
Rispondi a queste domande con numeri precisi, non affidarti all’approssimazione. Solo in questo modo arriverai a destinazione, raggiungendo gli obiettivi che ti eri prefissato in partenza.
Scegli il broker più adatto
Grazie all’avvento della tecnologia, investire in borsa attraverso i canali online è di gran lunga la scelta più facile ed economica che tu possa prendere. Riuscirai a pagare commissioni molto ridotte, ma dovrai fare a meno di un professionista che ti possa seguire da vicino, qualora ne avessi la necessità.
Per poter investire in borsa dovrai quindi aprire un conto di trading presso un broker online o una banca.
Suggerimento: Troverai tutte le informazioni e i consigli necessari su come scegliere il broker più adatto al tuo profilo in questa guida.
L’apertura di un conto di trading presso un broker online rappresenta un tipo di investimento attivo, in cui l’investitore in prima persona sceglie come, dove e quando investire, basandosi sulle proprie decisioni personali.
Esiste però anche un’opzione passiva: investire tramite un robo-advisor. Questo tipo di investimento sta crescendo in popolarità e consiste nell’indicare al robo-advisor i propri obiettivi d’investimento e l’orizzonte temporale. A questo punto il robo-advisor costruirà per te un portafoglio in base alle tue indicazioni.
Il vantaggio di questo tipo di investimento risiede principalmente nel risparmio rispetto ai costi che un consulente o un promotore finanziario possono addebitare per una prestazione personalizzata di lungo periodo.
In Italia il robo-advisor che sta crescendo più velocemente di tutti è sicuramente Moneyfarm.
In cosa investire in borsa?
Adesso che ti è più chiaro perché investire e come farsi trovare pronti, è arrivato il momento di decidere su cosa investire in borsa. Come probabilmente già saprai, esistono decine categorie di asset finanziari, i quali a loro volta offrono al loro interno migliaia di scelte alternative.
Investimento vs Speculazione
A questo punto per proseguire ti deve essere chiara la differenza tra investire in borsa e speculare. Ti anticipo che la principale differenza risiede nell’ammontare di rischio implicato.
Un investimento è l’acquisto di uno strumento finanziario con l’obiettivo di generare un reddito o un suo apprezzamento nel futuro.
Una speculazione è una transazione finanziaria che incorpora un rischio sostanziale di perdere tutto il suo valore, ma con un’aspettativa di ottenere un guadagno significativo.
Sia chiaro che anche l’investimento include un certo livello di rischio (se pur di gran lunga minore rispetto alle attività speculative).
Ti consideri dunque un investitore o un trader?
Suggerimento: se preferisci investire, focalizzati su strumenti finanziari come le azioni, gli ETF, le obbligazioni, i Titoli di Stato, i Fondi d’investimento. Se invece desideri speculare, prendi in considerazione i CFD, le opzioni, i futures, il Forex, le cryptovalute.
Determina la tua tolleranza al rischio e i tuoi obiettivi di investimento
Precisiamo che in un portafoglio di un investitore possono trovare posto anche investimenti altamente speculativi. Una volta stabilita la propria tolleranza al rischio (ricorda: no rischi, no rendimenti) e i propri obiettivi di crescita, si potrà costruire un portafoglio bilanciato, aggiungendo eventualmente volatilità fino ai livelli di sopportazione personale massimi.
Ad esempio un investitore di 30 anni, avendo un orizzonte temporale di investimento più ampio, potrà assumere un rischio maggiore in quanto avrà più tempo per recuperare eventuali minusvalenze. Desidererà accumulare quanto più denaro possibile e questo lo spingerà a considerare anche investimenti speculativi. Egli pertanto allocherà nel suo portafoglio azioni con una volatilità medio-alta (esempio titoli Small Caps), gli ETF sugli indici e sui mercati emergenti e le commodities. Non prenderà in considerazione le obbligazioni e i fondi d’investimento.
Al contrario un investitore di 60 anni avrà già accumulato una buona parte della sua ricchezza e si preoccuperà di proteggere il suo capitale dall’inflazione, a fronte di rischi e rendimenti inferiori. Il suo portafoglio sarà così costituito da obbligazioni, Titoli di Stato, ETF e azioni a bassa volatilità (ad esempio titoli Large Caps).
Esempio di allocazione di un portafoglio di investimento per un investitore di 50 anni
Inizia ad investire
Scegli gli investimenti in base al tuo livello di esperienza. Se sei alle prime armi, il consiglio è quello di iniziare a comprare un quantitativo limitato di azioni blue chip (ad esempio di una società di cui conosci in prima persona i prodotti che realizza), o meglio ancora di acquistare un ETF che replica l’andamento di un indice azionario (ad esempio lo S&P 500 o il DAX). Se non ti senti pronto, inizia con un conto DEMO e utilizza del denaro virtuale.
Inizia ad imparare come funziona il trading online, i meccanismi di funzionamento dei mercati azionari, impara ad interpretare i grafici e il book di borsa. L’obiettivo finale è quello di riuscire ad analizzare il mercato per prendere decisioni d’investimento ponderate e di costruire un portafoglio ben diversificato con almeno 5-10 titoli al suo interno. Solo quando avrai raggiunto un certo livello di preparazione, potrai pensare di aggiungere investimenti speculativi all’interno del tuo portafoglio.
Alcune persone sognano di anticipare il raggiungimento della pensione. Altre vorrebbero assicurarsi di mandare in una prestigiosa università i propri figli. Altre ancora desiderano comprare una barca. Qualunque siano le tue ragioni (e non esiste alcuna cattiva ragione per investire), l’idea di fondo è quella di creare nuove opportunità per noi stessi. Ognuno di noi vorrà ottenere dagli investimenti quel giusto rendimento che garantisca una maggiore stabilità finanziaria e che ci permetta di realizzare quello che più conta per noi.