Quale scegliere tra Trade Republic e Directa? Trade Republic è una banca tedesca autorizzata dalla BCE e, a partire dal 30 gennaio 2025, con una succursale italiana vigilata da Banca d'Italia.
La sua mission, sin dalle origini, è stata quella di permettere l’accesso ai mercati, tramite mobile app, a qualunque investitore. Anche chi possiede poca esperienza, con Trade Republic potrà investire sui mercati, risparmiare e gestire il proprio denaro.
Directa SIM è una società di intermediazione mobiliare storica, made in Italy, creata in primis per operare sul mercato italiano, ma anche su alcune delle principali borse europee ed estere. Quindi, l’obiettivo è quello di offrire soluzioni per investire con il trading o con strumenti di risparmio a basso rischio, come i PAC (Piani di Accumulo del Capitale) sugli ETF.
Su entrambe le piattaforme sono oggi possibili soluzioni per qualunque tipologia di trader retail, ognuna con specifiche caratteristiche. Di seguito trovi tutte le informazioni per valutare se passare a Trade Republic, se hai già un conto titoli con Directa, oppure, se ancora non hai una piattaforma di trading, quale delle due possa essere più adatta alle tue esigenze.
Trade Republic: pro e contro
Vediamo subito quali sono i punti di forza e di debolezza delle due piattaforme, partendo da Trade Republic.
Pro:
- IBAN italiano e regime amministrato per gli investimenti
- Conto corrente remunerato al 3%
- Carta di debito collegata al conto con prelievi gratuiti
- Puoi investire in azioni, ETF, obbligazioni, crypto e derivati
- Piani di accumulo del capitale a partire da 1€ in azioni ed ETF e senza commissioni
Contro:
- Assenza di piattaforme avanzate per il trading
- Servizio clienti solo via email
Directa SIM: vantaggi e svantaggi
Passiamo ora ai pro e i contro di Directa SIM.
Pro:
- SIM italiana autorizzata dalla CONSOB e dal Banca d’Italia
- Diverse tipologie di piattaforme con cui investire
- 3 piani commissionali diversificati e convenienti
- Servizio clienti con assistenza telefonica
Contro:
- L’offerta di mercati è abbastanza limitata
- Commissioni poco vantaggiose soprattutto sui mercati esteri
- Puoi costruire PAC solo sugli ETF
- Non offre servizi bancari come l'IBAN o la carta di debito
Su quali strumenti e mercati si può fare trading con i due broker?
Entriamo nel dettaglio del confronto tra Directa SIM e Trade Republic, analizzando gli asset che puoi negoziare sulla piattaforma.
Trade Republic ti offre la possibilità di acquistare azioni, ETF e obbligazioni tramite la piattaforma LS Exchange gestita dalla Borsa di Amburgo, con gli spread che sono legati al mercato XETRA. In caso di problemi con LS Exchange, gli ordini vengono inviati sul mercato Tradegate.
Per i prodotti derivati l’investimento avviene utilizzando intermediari partner come HSBC, UBS e Société Générale. Infine, per il trading crypto si utilizzerà la Bankhaus Scheich Wertpapierspezialist AG.
Di sicuro, un aspetto interessante del trading con Trade Republic è la possibilità di investire a partire da 1€, grazie agli ordini frazionati, su tutti gli asset compreso le obbligazioni.
L’offerta di strumenti accessibili con Directa è altrettanto diversificata. GLi strumenti che puoi negoziare sono:
Azioni
Obbligazioni
ETF
Futures
Opzioni
Fondi d'investimento
Certificato
CFD
Anche con Directa troverai un vasto numero di ETF negoziabili. Per le azioni, l'offerta su Borsa Italiana risulta completa mentre risulta più limitata quella internazionale. Tuttavia, un punto di forza di Directa SIM è il settore obbligazionario, che ti permette di acquistare tutte le obbligazioni quotate sul MOT/EuroTLX tra cui anche i BTP, compresi quelli di ultima emissione, come i BTP Più. Inoltre, puoi investire anche in fondi comuni di investimento quotati sulla Borsa di Milano, sui Certificati e sui CFD (Contract for difference).
Confronto costi e commissioni: meglio Trade Republic o Directa SIM?
Trade Republic non applica commissioni, salvo nel caso di operazioni effettuate con partner della piattaforma, per le quali è prevista una commissione di 1€.
In entrambi i broker non vi sono costi per l’attivazione del conto né un canone mensile. In caso di mancato utilizzo, non si applicano penalità.
Il piano commissionale di Directa SIM è diversificato, con ben tre profili tra cui scegliere:
- Profilo semplice: si paga una commissione fissa su ogni transazione
- Profilo variabile: il costo dell’operazione è calcolato in percentuale sull’investimento
- Profilo dinamico: molto utile per chi effettua numerose operazioni giornaliere, dato che le commissioni decrescono fino alla 51° operazione giornaliera
Canone mensile | 0€ | 0€ |
Profili commissionali | Unico profilo commissionale | Semplice, Variabile, Dinamico |
Azioni Italia | 1€ | Da 5€ a un minimo di 1,50€ |
Azioni Europa | 1€ | 0,025% (min. 9,50€) |
Azioni USA | 1€ | 9$ |
ETF | 1€ | Da 5€ a un minimo di 1,50€ |
PAC ETF | 0€ sia in acquisto che in vendita | 0€ in fase di acquisto |
Obbligazioni | 1€ | Da 5€ a un minimo di 1,50€ |
ETF in promozione | 2.000 ETF senza commissioni con i PAC | Oltre 250 ETF senza commissioni d'acquisto |
Confronto offerta Piani di Accumulo
Entrambe le piattaforme permettono la creazione di un PAC (Piano di Accumulo del Capitale). Ma quale dei due è migliore sotto questo punto di vista? In un certo senso, si equivalgono. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da considerare. Ai fini del nostro confronto, abbiamo preso in esame:
- Costi di apertura e di gestione del PAC
- Frequenza del versamento
- Importo minimo
- Strumenti da inserire nel PAC
- Flessibilità del PAC
Sia Trade Republic sia Directa SIM non applicano costi di gestione o di apertura del PAC, a differenza di altre soluzioni simili, come il piano Replay di Fineco. Inoltre, puoi personalizzare la data del versamento e l’importo su entrambe le piattaforme.
Tuttavia, mentre Directa SIM non richiede un importo minimo, è necessario però che il versamento sia almeno pari al valore unitario di un ETF.
Nel caso di Trade Republic puoi creare un PAC con 1€ e poi effettuare successivi versamenti a partire da 10€. Il tutto grazie all'acquisto frazionato sia degli ETF che delle azioni.
A tal proposito, un'altra differenza riguarda gli strumenti che puoi aggiungere al PAC. Quello di Directa SIM può essere composto solo da ETF, mentre nel piano di accumulo di Trade Republic puoi inserire azioni ed ETF.
Infine, entrambi i PAC possono essere sospesi o chiusi, con la vendita degli asset in qualunque momento: con Trade Republic senza alcun costo; con Directa viene applicata la commissione prevista sugli ETF.
Piattaforme di trading a confronto
Passiamo ora all’aspetto operativo. Trade Republic nasce come app per risparmiare e far crescere il proprio denaro. L’interfaccia è stata quindi creata per essere utilizzata su smartphone. Ciò la rende davvero semplice e intuitiva, permettendoti di gestire le diverse funzionalità da un’unica applicazione: conto corrente, pagamenti con carta, investimenti e PAC.
Invece, Directa SIM nasce come piattaforma di trading con diverse interfacce. Hai una versione Webtrader a cui puoi accedere da qualunque browser e altre tre piattaforme desktop (più sofisticate) che puoi installare sul computer. Inoltre, hai accesso a una versione demo, con cui puoi simulare il trading sui mercati e valutare se l’interfaccia è adatta alle tue esigenze. Infine, hai anche la Directa App per gestire i tuoi investimenti ovunque ti trovi.
È più sicuro Trade Republic o Directa?
La sicurezza di una piattaforma di investimento si basa su diversi aspetti:
- Regolamentazione e vigilanza dell'intermediario
- Affidabilità della società
- Sicurezza tecnologica
Tra Trade Republic e Directa SIM, chi vince il confronto? Precisiamo subito che entrambe le piattaforme sono sicure sia dal punto di vista finanziario sia da quello tecnologico. Ecco perché.
Trade Republic è una banca riconosciuta in Germania dalla BaFin ed è oggi autorizzata anche in Italia dalla Banca d’Italia. Ciò offre una garanzia sui depositi fino a 100.000€ grazie al FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi), oltre a quella prevista per gli investimenti nel trading, con il Fondo Nazionale di Garanzia, in quanto conto titoli.
Directa SIM non è da meno. Infatti, è una Società di Intermediazione Mobiliare, registrata nell’elenco CONSOB e sottoposta al controllo della Banca d’Italia. Come tale, aderisce al Fondo Nazionale di Garanzia. Non trattandosi di una banca, i fondi dei clienti con Directa sono protetti fino a 20.000€.
Dal punto di vista dell’affidabilità, entrambe sono intermediari solidi. Directa SIM è online dal 1996, tra le prime piattaforme di trading in Italia a permettere agli investitori di operare in modo autonomo. Oggi conta 100.000 clienti attivi.
Trade Republic nasce nel 2015 come fintech bank, combinando finanza e innovazione. Oggi ha 500.000 clienti in Italia circa, con un totale in Europa di circa 8 milioni di utenti.
Infine, entrambe adottano le più recenti tecnologie digitali per proteggere i tuoi conti e i tuoi dati personali.
A quali tipologie di investitori si rivolgono?
Per quanto riguarda la tipologia di clienti, Trade Republic si rivolge a un target di utenti più avverso al rischio. Infatti, include giovani e famiglie che vogliono risparmiare e investire, con un orizzonte temporale di lungo periodo, su strumenti a basso rischio come gli ETF e le obbligazioni. Anche se negoziati in misura minore, sono tuttavia disponibili in piattaforma anche le azioni e soprattutto le criptovalute che presentano un livello di rischio più elevato. Inoltre, la semplicità della piattaforma rende accessibili gli investimenti anche a chi non ha esperienza sui mercati.
Directa SIM, invece, si rivolge per lo più a un target di utenti interessati a speculare attraverso il trading online (azioni, futures, opzioni) oppure interessati a investimenti di lunego periodo tramite i PAC sugli ETF. In questo caso, la piattaforma è adatta a tutte le categorie di traders retail: principianti, esperti e avanzati.
Come viene gestita la fiscalità con entrambi?
L’aspetto fiscale è un fattore che può fare la differenza nella scelta del broker. Infatti, avere una piattaforma che applica il regime amministrato in quanto sostituto d’imposta semplifica molto la dichiarazione dei redditi generate dalle attività d'investimento: in questo caso sarà il broker a calcolare automaticamente plusvalenze e minusvalenze e ad applicare sul capital gain l’imposta sostitutiva pari al 26% o, in caso di tassazione agevolata (come nei BTP), al 12,5%.
Fino al 30 gennaio 2025, da questo punto di vista, solo Directa SIM aveva il vantaggio di offrire la funzione di sostituto d’imposta. Oggi, chi apre un conto Trade Republic, grazie alla filiale in Italia e a un IBAN italiano, avrà la possibilità di aderire al regime amministrato, dato che Trade Republic è a sua volta un sostituto d’imposta.
Potendo dunque offrire entrambi il regime amministrato, da un punto di vista fiscale non ci sono differenze nell'utilizzo di uno o dell'altro broker.
Opinioni finali: meglio Trade Republic o Directa SIM
L’aspetto che ha reso Trade Republic una delle piattaforme con un crescente numero di clienti in Italia, è quello di combinare servizi di banking con un conto remunerato a servizi di investing con bassissimi costi. Quindi, con Trade Republic avrai un conto corrente a tutti gli effetti, con un interesse del 2,75% sulle somme in giacenza non investite, al quale è collegata una carta di debito Trade Republic con cui puoi prelevare gratis il denaro da ATM oppure effettuare pagamenti.
In Directa SIM, l’aspetto che la differenzia è il piano commissionale, diversificato e conveniente, che la rende una piattaforma molto flessibile per qualunque tipologia di trader. Un altro punto di forza di Directa è la copertura dei mercati italiani: azioni, obbligazioni, certificati, futures e opzioni.
Trade Republic vs Directa: verdetto finale
Nella tabella seguente abbiamo dato un singolo voto da 1 a 5 ai parametri che abbiamo analizzato.
Come puoi notare dal nostro giudizio finale, il confronto tra Directa SIM e Trade Republic vede quest’ultimo prevalere di poco (4.8/5 Trade Republic contro 4.5/5 Directa). Se sei un cliente Directa SIM e, oltre all’opzione di investimento, vuoi accedere a un conto corrente remunerato ed operativo con inclusa una carta di debito, passare a Trade Republic potrebbe essere un’opzione da valutare.
Se non hai ancora un conto titoli e stai valutando di aprirne uno, Trade Republic può essere la scelta giusta se il tuo obiettivo è quello di avere un unico conto tramite cui gestire il tuo denaro, risparmiare e investire, grazie all'offerta di servizi di banking e investing.
Invece, Directa SIM può essere la soluzione ideale se il tuo interesse principale è fare esclusivamente trading online sui mercati italiani, oppure costruire un Piano di Accumulo sugli ETF senza commissioni.
Hai stabilito chi tra Trade Republic e Directa risponde al meglio alle tue esigenze di investimento? Bene! Se vuoi provare senza impegni Trade Republic, ecco il link per iniziare: