
Con il trading sulle materie prime o trading di commodities hai la possibilità di investire su oro, petrolio, gas, grano e altri beni scambiati nelle borse valori, offrendoti un’alternativa alle più tradizionali azioni.
Per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo a primo impatto può sembrare un ambito articolato, ma con la giusta guida può diventare un'opportunità per diversificare il proprio portafoglio e cogliere vantaggi anche in periodi di incertezza economica.
Esistono diversi strumenti finanziari per fare trading diretto sulle commodities:
- CFD
- Futures
- Opzioni
- acquisto reale
In questa guida esamineremo i CFD, accessibili a tutte le tipologie di investitori rispetto agli altri strumenti che richiedono comunque una certa competenza e capitali importanti.
Tutto, però, parte dalla conoscenza e del funzionamento delle commodities e dalla scelta attenta del miglior broker CFD per le materie prime.
- Conto demo con denaro virtuale per fare pratica
- Trading di CFD su 7 asset class
- Broker online regolamentato e quotato in borsa
- Stop Loss garantito per limitare le perdite
Plus500 permette di fare trading con i CFD sul Forex, gli indici, le materie prime, le azioni, gli ETF e le criptovalute e le opzioni. La leva massima consentita è 1:30.
Cosa sono le materie prime
Le materie prime sono qualsiasi tipologia di beni naturali e materiali estratti, raccolti o lavorati dall’uomo. Gli esempi tipici sono l’oro, l’argento, il petrolio e i prodotti agricoli. Le commodities sono alla base dell’economia di tutti i Paesi, dato che forniscono i materiali che devono essere lavorati dalle industrie per essere trasformati in beni per i consumatori, ma anche il cibo e l’energia.
Materie prime elenco
Le materie prime si suddividono in due grandi categorie:
- Hard commodities (materie prime dure): sono quelle che vengono estratte dalla terra, come oro, petrolio, rame e gas
- Soft commodities (materie prime morbide): sono quelle coltivate, come il caffè, il grano e il legname, oppure allevate, come bovini, maiali e pecore
Inoltre, vengono divise anche in specifiche categorie settoriali in base ai diversi scopi o ai processi di lavorazione:
- Metalli: oro, rame, argento, platino, palladio, alluminio tra quelli più comuni. Ci sono poi anche quelli definiti delle terre rare, come disprosio, erbio, gallio, niobio, utilizzati negli smartphone e per la produzione di semiconduttori.
- Energia: petrolio greggio, gasolio da riscaldamento, gas naturale, benzina.
- Agricoltura: prodotti agricoli come mais, soia, grano, riso, cacao, caffè, cotone, zucchero, tabacco, ecc.
- Bestiame e carne: gli animali domestici allevati nelle fattorie possono fornire cibo e derivati. Nel primo gruppo c’è la carne e il latte, nel secondo i latticini o altri prodotti legati alla macellazione.
Come funziona il trading sulle materie prime
Nei tempi moderni, l’acquisto di materie prime avviene sia fisicamente, sia presso le borse valori con il trading di commodities. Tra i mercati più noti ci sono il Chicago Mercantile Exchange (CME), il New York Mercantile Exchange (NYMEX) e il London Metal Exchange (LME).
Il prezzo è determinato principalmente dalla domanda e dall’offerta. Una bassa offerta equivale a prezzi più alti, mentre una richiesta più alta determina un abbassamento del valore del bene. Quindi, come vedrai più avanti, eventi climatici o altri fattori esterni possono portare a improvvisi picchi o crolli del prezzo delle materie prime.
Come fare trading sulle materie prime
Il trading di commodities si svolge in modo molto simile a quello delle azioni. Puoi acquistare e vendere un prodotto su una piattaforma direttamente online, tramite un broker autorizzato.
Il modo più semplice per speculare sull'andamento delle materie prime è utilizzando i CFD (Contract For Difference). Sono contratti emessi dal broker che replicano l’andamento di un asset sottostante, in questo caso l’oro, l’argento, il petrolio, il gas, ecc.
Come fare trading con i CFD? Devi registrarti a una piattaforma di trading che offra questo strumento. Il broker Plus500, secondo la nostra opinione, può essere ideale per i CFD, grazie a una piattaforma veloce e affidabile, disponibile anche con un’app user-friendly, bassi costi e disponibilità delle principali commodities.
Ti bastano tre step per iniziare:
- Apri il conto Plus500 in pochi minuti
- Alimenta il conto (oppure fai prima pratica con il conto demo)
- Scegli su cosa investire
Come detto in precedenza, esistono altri metodi più avanzati per il trading commodities, come i futures e le opzioni, ma sono strumenti rivolti a traders esperti, visto il livello di rischio molto alto che presentano e il capitale necessario per operare.
Invece, con i CFD di Plus500 puoi iniziare con un deposito di appena 100€ e aprire posizioni con un importo minimo variabile in base alla tipologia di asset.
Inoltre, hai accesso anche a una leva finanziaria che, per le commodities, è pari a 1:10. È una sorta di finanziamento effettuato dal broker. Ad esempio, se investi 100€, grazie alla leva la tua esposizione finanziaria sarà pari a 10 × 100€ = 1.000€.
Infine, con i CFD hai la possibilità di investire con una posizione di:
- Acquisto (long): otterrai un guadagno nel momento in cui il prezzo dell’asset sale rispetto a quello di apertura del contratto. Se invece il prezzo scende otterrai una perdita
- Vendita (short): il guadagno si genera nella situazione inversa, se il prezzo scende rispetto al contratto di apertura. Se invece il prezzo sale otterrai una perdita.
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» Per saperne di più: I migliori broker per commodities
Mercato materie prime: i fattori che lo influenzano
Oltre al principio della domanda e dell’offerta, diversi fattori possono influenzare il mercato delle materie prime:
- Costi della logistica: le variazioni dei costi collegati a stoccaggio, trasporti e produzione possono determinare la variazione dei prezzi delle materie prime
- Variazioni valutarie: la maggior parte delle materie prime è quotata in dollari USA. Ciò comporta che, se la moneta statunitense è più debole, il prezzo delle materie prime risulta più basso. Viceversa, più è alto il prezzo del dollaro, maggiore sarà il costo delle commodities
- Eventi geopolitici: eventi politici, stabilità o incertezza dei governi in alcune regioni chiave produttrici di materie prime possono influenzare il loro prezzo. Ad esempio, guerre o disordini potrebbero interrompere la produzione o l’esportazione di un bene
- Eventi ambientali: alluvioni, terremoti e freddo intenso possono incidere sulla produzione di un prodotto, soprattutto quelli agricoli, ma anche sulla richiesta di altre materie prime.
- Tendenze economiche: la crescita economica porta a una maggiore richiesta di materie prime per la produzione di beni di consumo
- Politiche governative: accordi commerciali possono favorire l’esportazione dei prodotti riducendone il prezzo. Viceversa, l’applicazione di dazi e le normative ambientali che limitano il commercio di alcuni beni potrebbero avere l’effetto opposto
- Inflazione: le materie prime sono considerate beni rifugio. Quando c’è una forte inflazione, il loro prezzo di solito aumenta, dato che gli investitori tendono a vendere gli asset più volatili e ad accumulare commodities. Viceversa, quando il livello scende, il prezzo potrebbe rimanere stabile o subire una leggera flessione
- Tassi di interesse: le politiche monetarie delle banche centrali, come la FED americana e la BCE europea, possono influenzare i costi, soprattutto a livello dei finanziamenti richiesti dalle aziende per l’acquisto dei prodotti
- Progressi tecnologici: le nuove tecnologie possono avere effetti diversi sulle materie prime. Infatti, influenzano la produzione dei beni, soprattutto in settori come l’energia e quello agricolo. Inoltre, la creazione di nuovi strumenti tecnologici implica un aumento della richiesta di materie prime essenziali.
Materie prime su cui investire 2025
Prevedere quali materie prime cresceranno nel prossimo anno non è semplice. Si possono solo azzardare delle ipotesi, prendendo come riferimento alcuni dei fattori prima indicati.
Per il settore dei metalli, l’attenzione di alcuni analisti è sull’oro e sull’alluminio. Il metallo prezioso, bene rifugio per eccellenza, continua la sua lenta crescita, oggi attestandosi sotto la soglia dei 3.000 dollari ed offrendo un rendimento medio annuo costante intorno al 4%.
Il prezzo dell’alluminio, al momento della redazione dell’articolo, è poco sotto i 2.800 dollari e potrebbe crescere nei prossimi mesi per effetto delle nuove sanzioni contro la Russia, varate dalla Comunità Europea che porteranno gradualmente alla riduzione delle importazioni di alluminio russo in Europa.
Da tenere sotto osservazione il prezzo del petrolio. Da un lato, l’Europa sta valutando una serie di norme per colpire la flotta fantasma di petroliere russe. Dall’altro, c’è la pressione degli Stati Uniti per la fine della guerra in Ucraina e la rimozione dei dazi sul petrolio. Passando al Medio Oriente, il governo USA sta spingendo per un abbassamento dei prezzi del petrolio, mentre l’OPEC e la Russia stanno tagliando la produzione dei barili al fine di mantenerlo alto.
Infine, il prezzo di alcuni beni agricoli e del settore alimentare potrebbe subire delle variazioni a causa delle politiche di Trump, con l’applicazione dei dazi. È però vero che, rispetto al primo mandato, in cui gli annunci del presidente Trump suscitavano subito delle variazioni sul mercato, oggi le borse valori sono più caute nell’accettare sempre per vere le eclatanti dichiarazioni del presidente USA.
Investire vs fare trading sulle materie prime
Fare trading sulle materie prime è solo una modalità per ottenere un possibile guadagno. L’altra opzione è quella di investire su questi beni comprandoli e mantenendoli nel proprio portafoglio. Ma qual è la differenza tra investire e fare trading?
Speculare vs diversificare
Il trading di commodities si basa sul principio di speculazione del prezzo: acquisto un asset, attendo la variazione del prezzo (in positivo o in negativo) e poi lo rivendo. In quest’ottica, utilizzerò i derivati come i CFD.
Nell’investimento in materie prime, acquisto un prodotto in modo reale. Quindi, non utilizzerò i CFD, ma comprerò azioni o obbligazioni di aziende legate al mondo delle materie prime, oppure ETF sulle commodities o fondi di investimento collettivo che hanno una percentuale alta di commodities al loro interno.
Capitali da investire e rischio
Nel trading CFD puoi investire anche con una somma minima, ottenendo comunque un’esposizione finanziaria elevata grazie alla leva finanziaria. Ricordiamo che per le commodities è pari a 1:10. Ciò comporta, però, anche dei rischi alti.
Negli investimenti in materie prime, invece, dovrai utilizzare un capitale maggiore, dato che devi acquistare in modo reale le azioni, le obbligazioni o un fondo. Tuttavia, il rischio è medio-basso, soprattutto se scegli di investire in ETF, grazie alla loro diversificazione.
Aspetto temporale
Come indicato in precedenza, nel trading CFD la tempistica di un’operazione si calcola in secondi, minuti ed ore. Invece, nell’investimento in materie prime devi calcolarla in mesi e anni. In questo caso, potresti anche utilizzare strumenti come un PAC in azioni o ETF, che ti permettono di accumulare nel tempo un certo capitale con un versamento minimo e costante.
Costi di investimento
I costi nel trading di commodities sono più alti, dato che dovrai effettuare diverse operazioni al giorno. Ciò comporta la necessità di prestare attenzione alla scelta del broker. In questo contesto, Plus500 ti offre un piano senza commissioni, ma con uno spread. Ciò significa che il prezzo di quotazione offerto dalla piattaforma è leggermente superiore rispetto a quello reale del bene. Il differenziale è il guadagno che otterrà l’intermediario.
Attenzione al mercato
Infine, anche l’attenzione che devi dare al mercato è diversa. Nel trading CFD hai un’operatività di tipo day trading, ovvero devi seguire in tempo reale l’andamento di una posizione e chiuderla quando hai ottenuto il guadagno o se il trend cambia direzione.
Nell’investimento in commodities operi su base giornaliera, quindi con variazioni che avvengono di giorno in giorno. Ovviamente, dovrai sempre monitorare il tuo investimento, ma non in tempo reale come nel trading CFD.
Trading materie prime: FAQ
Alcune domande frequenti
Il termine utilizzato nel trading è commodities, tradotto in italiano come beni primari, ovvero il complesso di quei beni naturali e prodotti che vengono scambiati sulle borse valori.