Pensati per rispondere a esigenze del tutto diverse, non sono prodotti in competizione tra loro, bensì risultano complementari, tanto che, nella maggior parte dei casi, il conto deposito, per poter essere utilizzato, deve essere collegato a un conto corrente. Quest'ultimo invece può essere aperto e utilizzato liberamente, senza obbligo di collegarlo a un deposito a risparmio bancario.
In questo articolo spiegheremo quali sono le differenze principali tra conto corrente e conto deposito, a che cosa servono e quando conviene aprire l'uno o l'altro.
Conto corrente: cos'è e come funziona
Il conto corrente è forse il prodotto finanziario più conosciuto, nonché uno dei più utilizzati. Disponibile in varie formule, nasce per rendere più semplice, agevole e sicura la gestione quotidiana del denaro. Chi apre questo tipo di conto, può depositare denaro contante, accreditare stipendio o pensione, ricevere bonifici o altre tipologie di pagamento; il denaro sul conto può essere prelevato o utilizzato per effettuare pagamenti tramite bonifico, carta di debito o di credito. L'intestatario può inoltre effettuare addebiti diretti di bollette o altre spese ricorrenti.
Da svariati anni, al fianco dei conti tradizionali, sono nati i conti correnti online, i quali consentono di effettuare tutte le operazioni indicate sopra tramite internet, ricorrendo a specifiche app oppure all'area clienti presente sul sito web della propria banca.
A che cosa serve il conto deposito
Diversamente dal conto corrente, il conto deposito è un prodotto di investimento a basso rischio che consente di effettuare due sole operazioni, prelievi e versamenti.
Chi apre un conto deposito non lo fa per semplificare e ottimizzare la gestione quotidiana del denaro, bensì per mettere a profitto i propri risparmi grazie al tasso di interesse applicato alle somme depositate. In base alle proprie possibilità finanziarie e agli obiettivi di guadagno, si può scegliere tra due diversi tipi di conto deposito:
- vincolato: ideale per chi ha la possibilità di tenere una somma di denaro bloccata per un periodo di tempo più o meno lungo, in genere non inferiore ai 12 mesi, offre tassi di interesse compresi tra il 2,5% e il 5%, variabili a seconda del prodotto e della banca scelta. Permette di effettuare solo versamenti, mentre i prelievi, se effettuati, sarebbero soggetti a penali.
- non vincolato: conto che lascia la massima libertà per quanto riguarda la gestione del denaro depositato, consentendo di effettuare in qualsiasi momento sia versamenti che prelievi. I tassi di interesse, un po' più contenuti, sono compresi tra l'1 e il 2,5%, ma in alcuni casi possono arrivare al 3%.
Conto deposito o conto corrente: quale scegliere?
Come accennato, i due tipi di conti offrono soluzioni a problemi differenti. Il conto corrente è la scelta più indicata per chi desidera uno strumento che gli permetta di ritirare contante, effettuare pagamenti, ricevere accrediti e addebiti diretti e via dicendo. Il conto deposito, da abbinare a un conto corrente, può essere invece il prodotto più adatto al risparmiatore che desidera mettere da parte un po' di risparmi per il futuro.